La Morte Ci Sfida

Pubblicato: giugno 16, 2014 in letture, recensioni
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Joe Lansdale:  un horror – western con non morti crivellati di proiettili!

 

[ ] La versione originale di questo libro apparve su Eldritch Tales, 10-13. Era un tributo alle riviste pulp, soprattutto Weird Tales. Questa versione notevolmente riveduta è un tributo non solo alle riviste pulp, ma ai fumetti come quelli che apparivano nell’indecorosa produzione della Entertaining Comics e in Jonah Hex (i primi numeri). E forse, soprattutto, agli autentici film dell’orrore di serie B come L’uomo senza corpo, Dracula contro Billy the Kid, La figlia di Jesse James contro Frankenstein e altri simili. [ ] [ ]Al lettore. Posso proporre una cosa? Questo non è un libro di ‘grandi riflessioni’. Più che altro è come i film dell’orrore che guardavi alla televisione la sera tardi. [ ]   [ ] Per goderlo al meglio mettiamo un po’di vento all’esterno. Un grosso ramo graffia la finestra. Sta tuonando e tu cominci a sentire il primo picchiettare della pioggia. Ti procuri una grossa ciotola di popcorn e un bicchierone di Coca-Cola, abbassi le luci, accendi il televisore e ti metti a sedere sul divano. [ ]  [ ]Il film sta per partire. Ci siamo. Sarà in bianco e nero. A parte il sangue. Quello sarà rosso vivo. Ci saranno alcune di quelle che mia madre chiama ‘parolacce’ e non ci saranno censori a tagliare la violenza. Ah, eccolo che comincia. I titoli di testa dicono:

la premessa di Joe Lansdale per il suo romanzo “western-horror-zombesco”   è chiara: abbiamo un b-movie senza pretese, semplice materiale da intrattenimento “one-shot” buono per passare un pomeriggio o una serata senza dover accendere il cervello. e questo è per l’appunto La Morte ci sfida:  un racconto piuttosto corto dove tutto quello che accade è scontato e senza sussulti, telefonato e a tratti scialbo. non è visionario e geniale come La Notte del Drive-In ma se preso per quello che è fa il suo dovere garantendo una buona dose di splatter, horror e sparatorie.

gli amanti degli zombi ci andranno a nozze quando l’orda invade il villaggio di Mud Creek, e come una valanga punitiva divora i responsabili di un terribile delitto. ecco cosa succede a prendersela con l’indiano sbagliato, sopratutto se l’indiano in questione è grande, grosso e dotato di poteri oscuri!

la scrittura di Lansdale rispecchia lo stile del racconto: è arida e violenta; il linguaggio è crudo, sboccato e senza mezzi termini. abbondano le scene di sangue, pulp e splatter. i proiettili delle colt sibilano a tutto spiano verso i cervelli dei morti viventi che non accennano a fermarsi se non solo quando vengono rispediti all’inferno. l’autore abbozza appena i protagonisti della vicenda fornendoci un classico party da film horror:

– il Predicatore tormentato Jedibiah Mercer, formidabile tiratore, alcolizzato e perseguitato dal rimorso dell’amore incestuoso per una sorella che ormai ha reso l’anima.

– il Dottore che sa tutto e pensa di sapere tutto, che si unirà al nostro eroe.

– la Bella di turno, Abby, ovviamente figlia del dottore che infiamma i lombi del predicatore col solo sguardo.

– il Ragazzino Saccente David, aspirante pistolero che si attaccherà alle braghe del Predicatore.

– lo Sceriffo che non sa farsi rispettare e il suo viscido compare, vero responsabile della tragedia che si abbatte su Mud Creek.

in un crescendo di violenza la tragedia si consuma e tutto alla fine va come ci si aspetta in situazioni del genere…ci sono tanti morti,  e  il male compie la propria vendetta anche se sconfitto; il giustiziere solitario cavalca all’alba svanendo all’orizzonte, quello che lui non vedrà è che tra le macerie fumanti qualcosa si muove ancora ed è pronto ad imbastire un nuovo spettacolo tragico in un altro posto, con il suo baraccone oscuro.

 

Joe R. Lansdale, “La morte ci sfida”, Fanucci, Roma, 2008.
Traduzione di Maurizio Nati. Collana TIF Extra.
Prima Edizione: “Dead in the West”, 1986.

prendetelo per una lettura breve e non impegnata. amanti dello splatter questo libro fa per voi! 

giovanni lelli

steampunk, ucronia.
sudore, dreadnoughts e sangue.

Copertina di Giordano Efrodini

lo ammetto, per farmi tornare a scrivere su queste pagine ci voleva uno stimolo importante. questo racconto breve di Alessandro Girola mi ha spinto  a riaprire il blog e metterci su due righe.

I Robot di La Marmora è un flash di 72 pagine che ci porta indietro al periodo risorgimentale della Terza Guerra d’Indipendenza. il lavoro è collegato al progetto di scrittura collettiva Risorgimento di Tenebra e a detta stessa dell’autore riadattato a suo modo e piacimento: il racconto ucronico è di genere steampunk con l’apparizione di personaggi storici realmente vissuti. 

gli alieni esistono e regalano ai terrestri parte della loro tecnologia, infatti alle battaglie partecipano biomostri frutto dell’ingegneria genetica, ci sono armi avveniristiche e soprattutto si muovono i Giganti, ultimo baluardo della difesa del Regno d’Italia. questi colossi guidati da impavidi piloti umani diventano l’estrema risorsa  di una Milano assediata dagli Austro-Asburgici.

al pari dei romantici piloti della prima guerra mondiale gli uomini del capitano Gambara si calano nelle cabine di pilotaggio di Anteo , Tifone , Porfirione , Damiso, e sprezzanti del pericolo vanno a caccia di gloria e medaglie.

tutto il racconto è scritto in maniera fluida e scorrevole, la narrazione coinvolgente vi prenderà e porterà alla fine tutto in un fiato. Girola possiede uno stile efficace, particolarmente curato nei dialoghi che riescono a far trasparire lo stato d’animo e perfino le fisionomie dei personaggi ai quali vi affezionerete subito. non vi citerò le tante fonti dalle quali l’autore abbia attinto in quanto egli stesso le elenca sul suo sito Plutonia Experiment parlando del suo lavoro QUI.   

Sinossi

1864: Un’ astronave-colonia degli alieni Nekton è naufragata sulla Terra, nel cuore dell’Impero Austriaco.
Lontani anni luce dal loro pianeta, i Nekton hanno scelto di allearsi con gli Asburgo, ricevendo ospitalità in cambio di tecnologia. Grazie a questo patto, gli Austriaci dispongono ora di mostri guerrieri, di carri corazzati e di altre prodigiose armi con cui sfidare il mondo.
Ma non tutti i Nekton hanno accettato la decisione del loro ammiraglio.
Una minoranza di alieni, ritenendo tale strategia contraria alle direttive della missione, ha chiesto asilo politico nel vicino Regno d’Italia.
La dote che questi disertori han portato con sé è quella dei Giganti: enormi automi pilotabili dagli esseri umani, unico baluardo contro le preponderanti forze nemiche.

 

I Robot di La Marmora di Alessandro Girola
Copertina di Giordano Efrodini
Editing di Germano M.
72 pagine circa, 1.53 euro
Disponibile nei formati ePub e Mobi
Mobi (Kindle Store)
EPub (Lulu store)

è stato pubblicato anche un seguito dal titolo: I Mecha Di Napoleone III

l’italia risorgimentale si salverà? non lo saprete certo da me, leggetevelo!

giovanni lelli

un breve flash per segnalare il continuo ed immenso lavoro dei ragazzi di librogame’s land !!!

questa  volta è disponibile grazie alle fatiche di Luigi Aprea  la guida   al capolavoro di S.Jackson  recensito anche su queste pagine delle Cronache Spadiane:

La Creatura del Male

copertina UK della creatura del male

Francesco Di Lazzaro (in arte Prodo, direttore e creatore di Librogame’s Land): “Dopo molto tempo, grazie all’opera di un nuovo utente iscrittosi su LGL da un mesetto, Luigi Aprea, che ha provveduto anche all’impaginazione, torniamo a proporvi una guida analitica dedicata a un librogame. Il lavoro di oggi farà la felicità di molti perché sviscera a fondo La Creatura del Male, decimo volume della collana Dimensione Avventura, uno dei lavori strutturalmente più complicati della storia del genere. Oltre all’approfondita analisi che vi seguirà passo passo trovate anche delle utilissime mappe. Bando alle ciance, tutto questo ben di dio è liberamente scaricabile, per gli utenti iscritti, nella sezione Download.”

CHE ASPETTATE?  CORRETE A SCARICARLA!!!

giovanni lelli